Omegna, una collezione di giocattoli può diventare patrimonio collettivo

La storia della azienda F.A.R.O. è la storia di Omegna, del territorio e delle abitudini di gioco di tantissime generazioni di bambini. Essa è stata un'eccellenza produttiva locale, riconosciuta non solo in Italia, ma in tutto il mondo. 

Dopo la cessazione dell'attività avvenuta nel 2016, la F.A.R.O. lascia in eredità un patrimonio culturale unico, un bene da rendere pubblico e accessibile a tutta la comunità così da contribuire a creare opportunità per lo sviluppo territoriale. 

La collezione lasciata dall'azienda è, infatti, particolarmente ricca e permetterebbe di accrescere ancora di più l'offerta turistica e culturale locale, consolidando l'immagine di Omegna, città che ha dato i natali a Gianni Rodari, come polo della fantasia, della creatività e del gioco.

Le azioni da fare sono molte, dalla necessità di trovare una collocazione ai tanti materiali facenti parte della collezione a quella di inventariare i materiali stessi, assai eterogenei e differenti tra loro. 

La storica raccolta di giocattoli della F.A.R.O. può diventare patrimonio culturale collettivo, ma ciò può avvenire solo con il coinvolgimento di tutta la comunità.

Sandro Ruschetti, figlio del fondatore della F.A.R.O., Remo Ruscetti:


La collezione della FARO in un magazzino provvisorio:



La Mokina della FARO:




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