Patrimonio da tutelare, la collezione storica dei giocattoli della F.A.R.O.

La storia dell'azienda F.A.R.O. ha inizio negli anni '40 quando Ruschetti Remo avviò nel piccolo paese di Germagno, in Valle Strona, la produzione di alcuni giocattoli in legno che fu improvvisamente interrotta a causa di un incendio che distrusse tutto il laboratorio.

Nel 1945 Remo con sua moglie Maria Angeretti discese ad Omegna e fondò la F.A.R.O. (acronimo di Fonderia Alluminio Ruschetti Omegna) concentrandosi inizialmente sulla produzione di utensili da cucina in metallo quali schiacciapatate, spremifrutta, spremiaglio, rompighiaccio, apribottiglie e grattugge a integrazione dell'industria di casalinghi fiorente nella zona del Cusio grazie ad aziende quali Alessi, Calderoni, Lagostina, Piazza e Bialetti.

Negli anni Cinquanta l’attività comincia a rivolgersi al mondo del giocattolo proponendo in miniatura gli oggetti domestici dei grandi marchi cusiani e nel 1955 la Faro sigla con la Bialetti l’accordo per produrre la Mokina, versione in scala bambino della celebre caffettiera Moka, perfettamente funzionante e in grado di produrre una mezza tazzina di caffè, il primo articolo del genere immesso sul mercato dei giocattoli.

Nel corso degli anni ’60, il successo crescente dei giocattoli Faro orientò il catalogo dell’azienda omegnese quasi esclusivamente verso questo tipo di produzione e, fedele allo spirito per cui i piccoli si divertono ed imparano imitando gli adulti, venne realizzata anche la prima linea completa di attrezzi per traforo modellismo e bricolage.

Quando la direzione passa al figlio Sandro nel 1972, l'azienda diventa La Nuova Faro e comincia a implementare sia la componente elettrica che la lavorazione della plastica sviluppando un assortimento di piccoli elettrodomestici (frullatori, mixer, robot) , i primissimi trapanini e altri attrezzi per il fai da te destinati ai bambini (pirografo, tornio per la creta).

Gli anni '80 segnano la graduale conversione della produzione alla plastica e nel 1985 la FARO presenta sul mercato dei giocattoli il primo rivoluzionario monoblocco cucina con ripiano girevole, da un lato fornello, dall'altro lavello. Successivamente negli anni sono numerosi i brand che hanno scelto Faro per realizzare la fedele riproduzione giocattolo dei loro celebri prodotti tra cui Alessi, Ariete, Bialetti, Braun, De Longhi, Gaggia, Lagostina, Stirella Micromax, Vileda a cui si sono affiancati numerosi prodotti personalizzati con i personaggi amati dai bambini come WaltDisney, Barbie, Pimpa, Twitty, Tom &Jerry, Barbapapa, Hello Kitty, SuperMario, Puffi.

Gli anni duemila sono stati segnati da numerosi progetti di diversificazione per contrastare la crescente concorrenza del made in China sino alla sofferta cessazione dell’attività avvenuta nel 2016.

Lo straordinario archivio FARO, conservato dai titolari, testimonia un "come eravamo" e un mondo del giocare all'insegna del “fare” e del “far finta di” declinato in diverse attività domestiche che racconta le abitudini di gioco di tantissime generazioni di bambini.

 


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