Presentato RisOrtaProgetto ambientale pilota di biomonitoraggio con molluschi dotati di microchip
Un approccio sostenibile, biologico e digitale sperimentale che consente di monitorare l’inquinamento delle acque del lago d’Orta e fare un risanamento localizzato dei sedimenti.
Il progetto è promosso da Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone e gestito da Irsa Cnr di Verbania Pallanza. Esso è stato reso possibile grazie al contributo di FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto “I Luoghi del Cuore”. Tra i partner anche il Comune di Orta San Giulio, cofinanziatore, e Fantini Rubinetti e Fondazione Comunità Novarese onlus per l’erogazione di una borsa di ricerca.
Martedì 8 febbraio 2022 si è svolta presso lo Showroom di Fantini Rubinetti la conferenza stampa di presentazione del progetto RisOrta.
Il Lago d’Orta, a lungo inquinato dagli scarichi industriali e ripristinato ecologicamente alla fine degli anni ‘80 mediante l’operazione di “liming”, una imponente bonifica con carbonati di calcio che riequilibrò l’acidificazione delle acque, presenta sedimenti inquinati da metalli pesanti, ma acque purificate.
Le acque del Lago d'Orta più superficiali sono però naturalmente esposte nella zona litorale al rischio potenziale di rilascio di inquinanti dai sedimenti, a causa di una serie di agenti esterni (moto ondoso, ruscellamento e accesso dei bagnanti).
RisOrta prevede, perciò, l’uso delle cozze d'acqua dolce come biosentinelle di allarme, grazie alle loro riconosciute qualità filtranti e di sensibilità agli agenti esterni, per creare una rete di monitoraggio e per effettuare un risanamento localizzato delle zone costiere.
L’approccio biologico di questo studio pilota intende fornire una soluzione sostenibile anche dal punto economico e altamente tecnologica, perché i molluschi saranno provvisti di sensori che consentono di misurare in tempo reale le loro risposte alle condizioni ambientali. I dati sul comportamento delle cozze verranno inviati digitalmente al CNR per monitorare in continuo le condizioni dell’ambiente e rilevare immediatamente eventuali anomalie o immissioni di sostanze inquinanti.
Il progetto, nato da un suggerimento della dott.ssa Riccardi di Irsa Cnr, è stato presentato nel 2019 sul Bando “I Luoghi del cuore”, in virtù del risultato ottenuto al IX° censimento nel 2018. Sono stati infatti 16.650 i voti raccolti per il lago d’Orta, grazie soprattutto alle attività di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle scuole dal Comitato “amici del lago d’Orta”, comprendente diversi soggetti del territorio sensibili ai temi della tutela ambientale. Il contributo di 20.000 euro assegnato da FAI e Intesa Sanpaolo sul Bando ha reso possibile l’intervento RisOrta, che vede in qualità di cofinanziatore il Comune di Orta San Giulio.
“Ecomuseo è fiero di dar vita a questo nuovo progetto che rappresenta una delle prime azioni concrete nell'ambito del Contratto di lago del Cusio, un accordo per la salvaguardia dell'ambiente e dell'ecosistema del Lago d'Orta. Un intervento di questo genere rappresenta un modello innovativo di scienza partecipata da parte della collettività” - Giovanni De Bernardi, presidente di Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone.
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