Una notte al Museo... del Rubinetto!

 Il tempo è come l’acqua, scorre senza mai fermarsi.

Grazie alla tecnologia, però, l’uomo ha creato il rubinetto, un meccanismo che permette di regolare lo scorrimento del flusso liquido che esce dall’acquedotto. Ciò che non abbiamo ancora imparato è come fermare il tempo. Per questo, quando di sera si chiudono le porte del Museo del Rubinetto a San Maurizio d’Opaglio, la vita al suo interno non smette di scorrere, anzi continua a fluire, più vivace che mai!

Passando davanti al museo di notte potrebbe capitare di osservare un fenomeno strano ed inquietante: le luci nelle sale espositive sono, infatti, dotate di fotocellule che si attivano quando rilevano un movimento e, proprio nel cuore della notte quando il museo è chiuso, sbirciando dalle finestre, è probabile notare i faretti della sala al piano inferiore accesi...qualcuno si aggira tra le teche, i rubinetti e gli oggetti antichi.

I custodi del museo hanno testimoniato più volte di aver trovato segni di presenze sospette: vicino alla porta d’entrata, sotto ad un imponente complesso di valvole idrauliche posto lì ad accogliere i visitatori, hanno notato spesso una pozza d’acqua, segno che qualcuno ha aperto un rubinetto nella notte; inoltre ogni tanto le sedie impilate ordinatamente nella prima sala sono state ritrovate sparse in disordine al piano superiore, quasi come se qualcuno avesse organizzato una conferenza, un ritrovo, un banchetto, una bevuta con molti invitati; ultimi, ma non meno inquietanti aspetti misteriosi della vicenda sono i segni di scasso che si notano sulle teche contenenti gli antichi oggetti che venivano usati per fondere, lavorare, modellare i rubinetti prima che venissero inventati i moderni macchinari industriali; questi sono attrezzi originali, unici, testimoni di un’epoca lontana nel tempo, ormai dimenticata da molti, ma che forse ora freme e scalpita per tornare in vita dopo tanti anni…


Dopo aver trovato rubinetti aperti, pozze d’acqua per terra, sedie in disordine, serrature di teche scassinate, i custodi del Museo del Rubinetto hanno indagato a fondo per capire quale notturna presenza si aggira nelle sale espositive, quando cala il buio e le porte del museo si chiudono.

Una sera d'inizio maggio si sono nascosti sotto alla rampa di scale che conduce all’uscita, hanno atteso qualche ora ed ecco che alle 22:00, quando tutti cittadini erano già rientrati in casa rispettando il coprifuoco, il misterioso visitatore si è fatto vivo e ha mosso i suoi passi nelle sale. Appena hanno sentito i primi rumori, i custodi sono balzati fuori dal loro nascondiglio, si sono precipitati nella prima sala, urlando coraggiosamente “mani in alto!” e in quel momento, sbigottiti, frastornati, hanno sgranato gli occhi e spalancato la bocca, increduli davanti a quello che stavano osservando: il vecchio peltraio, protagonista del video che è proiettato all’inizio del percorso espositivo, stava uscendo dal suo schermo, tranquillo tranquillo, con un bel bicchiere di vino in mano.

Egli si è giustificato così davanti ai custodi immobili: «Mi perdonerete il disturbo, signori, ma io sono abituato ad avere sempre attorno molti visitatori che osservano il mio filmato, in cui racconto della nascita dei primi rubinetti e delle loro prime lavorazioni a San Maurizio d’Opaglio. Ora, da troppi mesi sono rinchiuso qui dentro da solo, da novembre 2020 ormai questo museo è chiuso al pubblico. Perciò ogni sera apro i rubinetti e sistemo le sedie come se dovessero arrivare tanti spettatori ad osservarmi mentre utilizzo i vecchi attrezzi per modellare i rubinetti!»

Niente paura vecchio peltraio, abbiamo una buona notizia per te, il museo spalancherà presto le sue porte a nuovi visitatori e tu tornerai a raccontare la tua storia a molte persone, con quel tuo fare scorbutico che ti contraddistingue!

Venerdì 11 giugno il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia riaprirà al pubblico, la prenotazione non sarà obbligatoria, ma è caldamente consigliata (orari di apertura: venerdì, sabato, domenica dalle 15:00 alle 18:00), saranno rispettate tutte le norme in vigore per una visita in sicurezza. Il peltraio vi aspetta numerosi!




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