Una notte al Museo… del Rubinetto! (parte 1)

Il tempo è come l’acqua, scorre senza mai fermarsi.

Grazie alla tecnologia, però, l’uomo ha creato il rubinetto, un meccanismo che permette di regolare lo scorrimento del flusso liquido che esce dall’acquedotto. Ciò che non abbiamo ancora imparato è come fermare il tempo. Per questo, quando di sera si chiudono le porte del Museo del Rubinetto a San Maurizio d’Opaglio, la vita al suo interno non smette di scorrere, anzi continua a fluire, più vivace che mai!

Passando davanti al museo di notte potrebbe capitare di osservare un fenomeno strano ed inquietante: le luci nelle sale espositive sono, infatti, dotate di fotocellule che si attivano quando rilevano un movimento e, proprio nel cuore della notte quando il museo è chiuso, sbirciando dalle finestre, è probabile notare i faretti della sala al piano inferiore accesi...qualcuno si aggira tra le teche, i rubinetti e gli oggetti antichi.

I custodi del museo hanno testimoniato più volte di aver trovato segni di presenze sospette: vicino alla porta d’entrata, sotto ad un imponente complesso di valvole idrauliche posto lì ad accogliere i visitatori, hanno notato spesso una pozza d’acqua, segno che qualcuno ha aperto un rubinetto nella notte; inoltre ogni tanto le sedie impilate ordinatamente nella prima sala sono state ritrovate sparse in disordine al piano superiore, quasi come se qualcuno avesse organizzato una conferenza, un ritrovo, un banchetto, una bevuta con molti invitati; ultimi, ma non meno inquietanti aspetti misteriosi della vicenda sono i segni di scasso che si notano sulle teche contenenti gli antichi oggetti che venivano usati per fondere, lavorare, modellare i rubinetti prima che venissero inventati i moderni macchinari industriali; questi sono attrezzi originali, unici, testimoni di un’epoca lontana nel tempo, ormai dimenticata da molti, ma che forse ora freme e scalpita per tornare in vita dopo tanti anni… to be continued

Museo del rubinetto


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