L'Osservatorio Ecotur composto da Istat, Enit, Università degli Studi dell’Aquila e Regione Abruzzo, ha elaborato il nono Rapporto sul Turismo Natura. Dai dati raccolti emerge una forte tendenza a scegliere vacanze consapevoli e sostenibili, per quanto, d'altra parte, il settore turistico stia risentendo della crisi economica.
L'eco-turismo nel 2010 ha infatti fatturato 10,75 miliardi di euro e gli esercizi ricettivi ufficiali hanno registrato 99 milioni 75 mila presenze, con un incremento di 0,51 punti percentuali a fronte di un settore che, nel suo complesso, ha perso circa 2 punti percentuali.
Entrando nel dettaglio della domanda, il 34% di questi viaggiatori preferisce parchi e aree protette, il 20% la montagna, il 12% il turismo rurale il 10% le riserve marine e il 9% i borghi più belli d'Italia. Italiani e stranieri hanno preferenze diverse: per i primi il più gettonato è il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (24%), poi il Parco nazionale del Gran Paradiso (22%) e le Cinque Terre (23%). Gli stranieri invece mettono al primo posto le Cinque Terre e a seguire Dolomiti Bellunesi, Appennino tosco-emiliano, Arcipelago toscano, Vesuvio, Abruzzo, Gran Paradiso, Gennargentu, La Maddalena e Stelvio.
I turisti italiani scelgono questo tipo di vacanza prevalentemente per le attività sportive (42%), l’enogastronomia (19%), il relax (16%) e la riscoperta delle tradizioni (13%), mentre gli stranieri subito dopo le attività sportive (36,7%) prediligono le visite nei borghi (20,5%), le passeggiate nella natura (19,2%), l’osservazione di flora e fauna (12,8%) e il benessere presso centri specializzati come spa (10,8%).
“Nel 2010 abbiamo registrato una diminuzione della ricezione alberghiera alternativa, come bed and breakfast e agriturismo (-3,7%), mentre c'è un aumento dell'uso di case private (11,5% ), campeggi (8%) e soprattutto camper (6%). Questi ultimi crescono di circa il 10%” dice Tommaso Paolini, docente di economia del turismo all'Università de L'Aquila e coordinatore del rapporto Ecotur.
Il presidente di Ecotur, Enzo Giammarino ha invece così commentato il Rapporto: «Questo è un Rapporto estremamente atteso dal settore perché è il primo studio scientifico di altissimo profilo. Stimiamo esclusivamente le notti trascorse nelle aree protette e nei Borghi più belli d’Italia e per questo i nostri dati sono reali, confermati ogni giorno da chi vive la destinazione. Il fatto che il turismo natura sia cresciuto anche nel 2010, specie grazie alla presenze straniere, dimostra il grande potenziale di incremento di questo segmento. Siamo convinti che nell’anno in corso, e soprattutto nel 2012, l’aumento sarà ancora più consistente».
L'eco-turismo nel 2010 ha infatti fatturato 10,75 miliardi di euro e gli esercizi ricettivi ufficiali hanno registrato 99 milioni 75 mila presenze, con un incremento di 0,51 punti percentuali a fronte di un settore che, nel suo complesso, ha perso circa 2 punti percentuali.
Entrando nel dettaglio della domanda, il 34% di questi viaggiatori preferisce parchi e aree protette, il 20% la montagna, il 12% il turismo rurale il 10% le riserve marine e il 9% i borghi più belli d'Italia. Italiani e stranieri hanno preferenze diverse: per i primi il più gettonato è il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (24%), poi il Parco nazionale del Gran Paradiso (22%) e le Cinque Terre (23%). Gli stranieri invece mettono al primo posto le Cinque Terre e a seguire Dolomiti Bellunesi, Appennino tosco-emiliano, Arcipelago toscano, Vesuvio, Abruzzo, Gran Paradiso, Gennargentu, La Maddalena e Stelvio.
I turisti italiani scelgono questo tipo di vacanza prevalentemente per le attività sportive (42%), l’enogastronomia (19%), il relax (16%) e la riscoperta delle tradizioni (13%), mentre gli stranieri subito dopo le attività sportive (36,7%) prediligono le visite nei borghi (20,5%), le passeggiate nella natura (19,2%), l’osservazione di flora e fauna (12,8%) e il benessere presso centri specializzati come spa (10,8%).
“Nel 2010 abbiamo registrato una diminuzione della ricezione alberghiera alternativa, come bed and breakfast e agriturismo (-3,7%), mentre c'è un aumento dell'uso di case private (11,5% ), campeggi (8%) e soprattutto camper (6%). Questi ultimi crescono di circa il 10%” dice Tommaso Paolini, docente di economia del turismo all'Università de L'Aquila e coordinatore del rapporto Ecotur.
Il presidente di Ecotur, Enzo Giammarino ha invece così commentato il Rapporto: «Questo è un Rapporto estremamente atteso dal settore perché è il primo studio scientifico di altissimo profilo. Stimiamo esclusivamente le notti trascorse nelle aree protette e nei Borghi più belli d’Italia e per questo i nostri dati sono reali, confermati ogni giorno da chi vive la destinazione. Il fatto che il turismo natura sia cresciuto anche nel 2010, specie grazie alla presenze straniere, dimostra il grande potenziale di incremento di questo segmento. Siamo convinti che nell’anno in corso, e soprattutto nel 2012, l’aumento sarà ancora più consistente».
(da edilone.it)
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