Percorsi di scoperta dell'Ecomuseo: Il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia

San Maurizio d'Opaglio è un comune di circa 3.000 abitanti, adagiato su un territorio a cavallo tra i riflessi d'oro e d'azzurro del Lago d'Orta e i verdi rilievi montuosi confinanti con la Bassa Valsesia. Qui troviamo il cuore pulsante di un distretto industriale specializzato nella produzione di rubinetteria e valvolame, che eccelle nel mercato internazionale grazie all'incontro tra le storiche imprese del territorio e una manodopera specializzata, formata da migliaia di operai e professionisti. 


Per questi motivi nel 1995 venne fondato, proprio a San Maurizio, il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia. Inizialmente fu inaugurata una prima mostra dal titolo "L'Uomo e l'Acqua" nei locali del Municipio; in seguito essa fu progressivamente ampliata ed arricchita, fino ad arrivare al 2012, quando i rubinetti e gli antichi utensili in esposizione trovarono una sistemazione stabile nei locali ristrutturati del Comune, dove ancora oggi sono allestite le sale del museo.

All'ingresso la visita è introdotta da un breve video in cui un antico peltraio ci racconta perché gli artigiani metallurghi della zona, attivi fin dal Quattrocento, si specializzarono proprio nella produzione di questi strumenti di controllo dell’acqua, essenziali per la nostra igiene quotidiana.

La sala successiva offre la possibilità di conoscere le antiche tecniche di lavorazione e produzione dei rubinetti: un viaggio a ritroso nel tempo, ma non solo; infatti, ci si sposta anche nello spazio, ammirando dal vivo alcune curiosità uniche, come un vistoso pezzo dell’antico acquedotto della reggia di Versailles. 
La visita è supportata da schede di approfondimento consultabili mediante QR code, che forniscono anche brevi spiegazioni in lingua inglese.  
Al primo piano è possibile scoprire il funzionamento di questi ingegnosi meccanismi idraulici che consentono con pochi gesti di controllare non solo un flusso d'acqua, ma anche altri tipi di liquidi, ad esempio profumi e bevande alcoliche, e di gas. 
L’ultima sala conduce verso il futuro. Quali sono le nuove tendenze del bagno? Su cosa stanno lavorando le aziende che producono rubinetteria, valvolame e sistemi di riscaldamento? Quali sono le sfide ecologiche e produttive di questo secolo? 

La visita al Museo del Rubinetto immerge i visitatori in una storia che s’intreccia con il sofferto rapporto tra l’umanità e l’acqua, che ha visto curiosi corsi e ricorsi storici, sfidando molti luoghi comuni, come l'erronea convinzione che nel Medioevo non ci si lavasse. 
Sono ripercorse le scoperte dell'umanità a partire dalla scienza ellenica, con scienziati del calibro di Archimede, capaci di inventare la macchina a vapore; attraverso la cultura dell’acqua dei Romani, grandi costruttori di terme e acquedotti; lungo i secoli bui medievali, molto meno sporchi di quanto comunemente si pensi, durante i quali al contrario gli imperatori adoravano fare il bagno e legiferavano sulla produzione del sapone; fino al ruolo delle epidemie cinquecentesche nella diffusione di un viscerale odio per l’acqua che portò poi il Re Sole a fare il bagno solo due volte nell'arco di una vita. 
Oggi grazie alla scienza medica moderna l’importanza dell’igiene per la prevenzione delle malattie è ormai assodata, a partire dall'essenziale pratica del lavaggio delle mani!

Chi visita il Museo del Rubinetto non scopre solo la storia di una produzione industriale profondamente radicata sul territorio, ma affronta e approfondisce argomenti e pratiche di stringente attualità. Proprio per questo nel complicato anno 2020, il museo è rimasto aperto al pubblico, organizzando e promuovendo con successo anche il concorso artistico "Dialoghi con l'acqua", legato al tema del corretto impiego delle risorse idriche.


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