Anche quest’anno, nonostante i tagli dei finanziamenti pubblici che ha costretto ad una riduzione degli orari rispetto alle estati precedenti, è iniziata la stagione dei musei aperti sul lago d’Orta. Le presenze registrate sono in linea con l’andamento degli scorsi anni e per alcuni musei in netto aumento. La cultura non sembra pertanto risentire della crisi economica e anzi, complici gli ingressi quasi sempre gratuiti sembra essere diventato un bene rifugio in cui investire il tempo libero. Ecco quindi i visitatori esplorare i piccoli gioielli cusiani, contenenti collezioni uniche al mondo. L’offerta del resto è quanto mai differenziata e consente di soddisfare moltissime curiosità sulla storie e le tradizioni dei luoghi: il Museo Etnografico e dell’artigianato della Valle Strona a Marmo di Massiola; il Museo dell’Arte della Tornitura del Legno di Pettenasco; il Museo dello Scalpellino a Boleto di Madonna del Sasso; il Museo dell’Ombrello e del Parasole di Gignese; il Museo Etnografico e dello Strumento Musicale a Fiato di Quarna Sotto; il Museo Arti e Industria Forum di Omegna; il Museo degli Alberghieri di Armeno; la Collezione Calderara di Arte Contemporanea di Vacciago di Ameno. Tra le novità di questa estate i due musei allestiti nel settembre del 2012 che sono andati ad arricchire il Sistema Culturale del Cusio, un progetto finanziato da Fondazione Cariplo che vede come capofila la Comunità Montana. Il Museo del Rubinetto e della Sua Tecnologia di San Maurizio d’Opaglio, che ha raddoppiato la superficie espositiva con l’apertura di una nuova sala dedicata alle tendenze più moderne nel campo della tecnica idrosanitaria. Il Museo geologico di Sambughetto, con la consulenza scientifica dell’Università di Modena, che offre un quadro esaustivo della geologia della Valle Strona, uno dei luoghi più interessanti al mondo per comprendere l’evoluzione della crosta terrestre.
Per informazioni sugli orari di apertura, cambiati rispetto agli anni precedenti, Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone tel. 0323.89622; email ecomuseo@lagodorta.net oppure il sito www.lagodorta.net
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