Sabato 2 giugno 2012 alle ore 17 si inaugura a Vacciago di Ameno (NO) presso la Fondazione Antonio e Carmela Calderara la mostra del pittore Antonio Scaccabarozzi (1936-2008), che di Calderara fu amico e di cui è conservata un'opera nella collezione permanente della Fondazione.
L'esposizione, dal titolo "Variabile", è a cura di Elisabetta Longari, con il supporto dell'Archivio Scaccabarozzi: è una piccola antologica, di una trentina di opere, che sottolinea l'importanza della ricerca dell'autore nel panorama dell'arte contemporanea.
Le opere si organizzano in cicli. Esse costituiscono un percorso inizialmente orientato ad un'attivazione della superficie di matrice più marcatamente strutturalista, fino a raggiungere esiti sorprendenti con le Plastiche.
"Ordire trame visive, mettere alla prova il funzionamento percettivo, che, com'è noto, non è riducibile alla meccanica fisiologica dell'occhio, ma implica diverse zone del sentire, regioni culturali e ragioni del cuore. Questo è il compito svolto costantemente da Scaccabarozzi nel corso della sua opera, vasta come lo sguardo." E. L.
Il catalogo edito per l'occasione presenta diversi materiali: il testo introduttivo della curatrice Elisabetta Longari, una conversazione con Natascia Rouchota, compagna del pittore e Presidente dell'Archivio omonimo, gli apparati di rito e le riproduzioni di un'ampia selezione di opere, tra cui tutte quelle presenti in mostra, anche ambientate nello spazio della Fondazione Calderara.
La Collezione Calderara
La Fondazione Calderara a Vacciago di Ameno fu costituita il 10 gennaio 1979 in esecuzione delle volontà del pittore Antonio Calderara (Abbiategrasso 1903 - Vacciago di Ameno 1978), con le quali lo stesso ha disposto un legato di beni immobili allo scopo, sempre perseguito dal fondatore, di mantenere l’unità e la specifica destinazione culturale dei beni legati. La collezione è composta essenzialmente dalla raccolta di opere d’arte intitolata “La storia di Antonio Calderara e una scelta di artisti contemporanei suoi amici”, da lui ordinata nell’immobile secentesco di Vacciago anch’esso donato alla costituenda fondazione.
L'esposizione, dal titolo "Variabile", è a cura di Elisabetta Longari, con il supporto dell'Archivio Scaccabarozzi: è una piccola antologica, di una trentina di opere, che sottolinea l'importanza della ricerca dell'autore nel panorama dell'arte contemporanea.
Le opere si organizzano in cicli. Esse costituiscono un percorso inizialmente orientato ad un'attivazione della superficie di matrice più marcatamente strutturalista, fino a raggiungere esiti sorprendenti con le Plastiche.
"Ordire trame visive, mettere alla prova il funzionamento percettivo, che, com'è noto, non è riducibile alla meccanica fisiologica dell'occhio, ma implica diverse zone del sentire, regioni culturali e ragioni del cuore. Questo è il compito svolto costantemente da Scaccabarozzi nel corso della sua opera, vasta come lo sguardo." E. L.
Il catalogo edito per l'occasione presenta diversi materiali: il testo introduttivo della curatrice Elisabetta Longari, una conversazione con Natascia Rouchota, compagna del pittore e Presidente dell'Archivio omonimo, gli apparati di rito e le riproduzioni di un'ampia selezione di opere, tra cui tutte quelle presenti in mostra, anche ambientate nello spazio della Fondazione Calderara.
La Collezione Calderara
La Fondazione Calderara a Vacciago di Ameno fu costituita il 10 gennaio 1979 in esecuzione delle volontà del pittore Antonio Calderara (Abbiategrasso 1903 - Vacciago di Ameno 1978), con le quali lo stesso ha disposto un legato di beni immobili allo scopo, sempre perseguito dal fondatore, di mantenere l’unità e la specifica destinazione culturale dei beni legati. La collezione è composta essenzialmente dalla raccolta di opere d’arte intitolata “La storia di Antonio Calderara e una scelta di artisti contemporanei suoi amici”, da lui ordinata nell’immobile secentesco di Vacciago anch’esso donato alla costituenda fondazione.
La collezione si compone di 327 opere di pittura e scultura contemporanee, di cui 56 di Calderara stesso e 271 di 133 artisti europei ed extraeuropei, accomunati al maestro lombardo da rapporti di amicizia e di stima o da affinità di ricerca. La caratteristica fondamentale delle opere presentate è una generale tendenza verso l’astrazione. Una volta abbandonato il percorso della sua fase figurativa (di cui rimangono alcune significative documentazioni: alcuni ritratti, paesaggi del lago, nature morte), Calderara aveva imboccato con entusiasmo e con assoluta fedeltà il cammino d’una geometrizzazione rigorosa, ma sempre resa sensibile e persino romantica per la presenza di un raffinato tonalismo.
Accanto al percorso artistico del fondatore (da una prima fase figurativa alla successiva fase astratto concreta), essa documenta le principali tendenze estetiche mondiali degli anni sessanta e settanta (astrattismo geometrico e neoconcretismo, arte cinetica, pop art, poesia visiva, ecc.). La raccolta Calderara in definitiva costituisce un esempio quasi perfetto di dedizione a una particolare poetica individuata dal suo proprietario e fondatore solo in una fase relativamente tarda del suo operare, ma che fu perseguita senza incertezze né tentennamenti, e che trovò in tanti artisti coevi una quasi assoluta consanguineità.
La mostra
Antonio Scaccabarozzi Variabile
Mostra e catalogo a cura di Elisabetta Longari
2 giugno –15 ottobre 2012
Antonio Scaccabarozzi Variabile
Mostra e catalogo a cura di Elisabetta Longari
2 giugno –15 ottobre 2012
Inaugurazione
Sabato 2 giugno alle ore 17
Sabato 2 giugno alle ore 17
Fondazione Calderara
Via Bardelli 9, Vacciago di Ameno (NO)
Tel. 0322 998192
www.fondazionecalderara.it
Via Bardelli 9, Vacciago di Ameno (NO)
Tel. 0322 998192
www.fondazionecalderara.it
Dal martedì al venerdì: 15–19
Sabato e domenica: 10 –12 / 15–19
In collaborazione con
www.archivioantonioscaccabarozzi.it
www.archivioantonioscaccabarozzi.it
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